Per ritrovare la gioia di vivere la vita a colori, Ottica Lovati ti propone speciali occhiali per daltonismo: contattaci in qualsiasi momento per maggiori informazioni sugli occhiali per daltonici o per prenotare una consultazione gratuita su appuntamento.
insensibilità al colore verde
insensibilità al colore rosso
insensibilità al colore blu, violetto e giallo
una condizione di alterata
percezione dei colori
Diagnosticare e correggere la discromatopsia con gli occhiali per daltonici
Il termine daltonismo viene impiegato per indicare – talvolta in modo improprio – l’incapacità di distinguere i colori: in ambito clinico si parla più correttamente di discromatopsia, anomalia di cui soffriva il chimico britannico John Dalton che per primo ne descrisse i sintomi nel 1794.
Per diagnosticare il daltonismo e le sue forme specifiche è possibile utilizzare metodiche semplici come le tavole di Ishihara. Attualmente non esistono cure per il daltonismo, ma speciali lenti correttive che funzionano in modo analogo ai comuni occhiali da vista e sono esclusivamente su misura.
Occhiali per daltonici: immagina di poter vedere colori mai visti
Una prova pratica è la sola che può dimostrarti l’efficacia di queste lenti.
Oltre 25 anni di ricerca tecnico-scientifica hanno consentito lo sviluppo di speciali occhiali per daltonismo in grado di filtrare specifiche lunghezze d’onda della luce e in tal modo correggere l’alterata percezione cromatica.
Gli occhiali per daltonici rendono più chiare e nette tinte e sfumature prima indistinguibili: realizzabili con tutte le montature che non richiedano viti di fissaggio, gli occhiali per daltonici sono disponibili da Ottica Lovati con montature a marchio Timberland, Sting, Ray-Ban, Police, Armani, AirDP, Trussardi, Marc Jacobs, Furla, Guess, Marciano, Trussardi e Swarovski.
Contattaci in qualunque momento e prendi appuntamento per la tua consultazione gratuita e senza impegno di acquisto; chiama il 392 6900378 oppure scrivi all’indirizzo occhiolovati@gmail.com
Anomalie nella retina dei daltonici e possibili soluzioni
Accanto ai bastoncelli che consentono all’occhio di vedere in condizioni di bassa luminosità, nella retina sono presenti anche i coni, ovvero dei fotorecettori preposti alla visione dei colori in piena luce: esistono tre tipi di coni, ciascuno dedicato a uno spettro cromatico specifico nell’ambito dei rossi, dei verdi e dei blu. Le difficoltà di percezione nei soggetti daltonici generalmente riguardano uno dei tre colori e il relativo spettro. Parliamo di protanopia – protanomalia in caso di insensibilità al rosso, deuteranopia – deuteranomalia quando i problemi riguardano la palette dei verde, tritanopia (più rara) quando invece le difficoltà siano concentrate sul range cromatico del blu.
Anche se attualmente sono in fase di studio e sperimentazione alcune terapie geniche che in futuro potrebbero consentire di trattare i difetti nella percezione dei colori, ad oggi il daltonismo non è curabile. Tuttavia sono disponibili degli ausili specifici che consentono anche a chi è affetto da discromatopsia di distinguere i colori: si tratta di speciali lenti in grado di filtrare alcune lunghezze d’onda della luce, riducendo la possibilità di confusione fra tinte mescolate. Le difficoltà del daltonico riguardano infatti la discriminazione di colori non puri, ovvero accostati ad altri.
La percezione dei colori è importante per diversi motivi: non solo per la loro valenza estetica e per la capacità di influenzare il nostro umore, ma anche perché sono portatori di diverse informazioni, tanto che molte professioni sono precluse ai daltonici. Grazie agli occhiali appositamente studiati e realizzati per supplire all’anomalo funzionamento dei coni della retina, anche i soggetti con daltonismo possono trovare beneficio, riuscendo a distinguere un più ampio spettro cromatico.
Occhiali per daltonici su misura in tutta Italia con Ottica Lovati
Gli occhiali per daltonici agiscono come un filtro selettivo su specifiche lunghezze d’onda della luce, compensando il difetto dei soggetti “deutan” (insensibili allo spettro dei verdi, ovvero affetti da deuteranomalia e deuteranopia) o “protan” (insensibili allo spettro dei rossi, ovvero affetti da protanomalia e la protanopia). La cecità rosso-verde è infatti la più comune forma di daltonismo: la percezione di questi colori richiede la capacità di distinguere lunghezze d’onda medie (700 nm) per il rosso e lunghe (540 nm) per il verde, che il soggetto daltonico percepisce come identiche. Per questo motivo i soggetti deutan e protan non saranno in grado di distinguere un’immagine verde su sfondo rosso.
Su questo principio si basano le principali modalità diagnostiche oggi in uso, importanti perché, soprattutto se in famiglia non ci sono casi e l’anomalia è leggera, possono passare anni prima che il disturbo si evidenzi. Il test di Ishihara prevede l’uso di 38 tavole pseudo-isocromatiche con pallini di vari colori e dimensioni in contrasto su altri pallini a loro volta variamente colorati. Su un principio analogo si basa il test Colorlite, azienda a cui si deve lo sviluppo di speciali lenti in grado di migliorare la percezione dei colori nei soggetti daltonici, mentre il test di Farnsworth consiste nell’ordinare una serie di colori in successione tonale.
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